Trofeo Citta di Castelnuovo

Anche questa domenica ho gareggiato.
Quando tanto quando tanto quando niente mi viene da pensare.
Mi sono lasciato convincere dal presidente mercoledì sera,  l'idea di accompagnare mio padre che ora è sempre più motivato a cimentarsi nelle gare, la voglia di correre in gruppo e di provare a fare ritmo anche se non ne ho nelle gambe e nella testa. Insomma tante piccole motivazioni che giovedì mattina mi hanno spinto a mandare un sms a Peppe per farmi iscrivere alla gara di domenica a Castelnuovo Al Vomano.
Gara di poco più di 10km, percorso non pianeggiante che si svolge su di un tracciato di poco più di 5km da ripetere due volte.
Qualche piccolo strappo  e lunghi tratti ondulati che non permettono di prendere il ritmo.
Non permettono di prendere il ritmo a me, che di ritmo per gare veloci non ne è ora come non ne ho da tempo. Non per questo però ho rinunciato a parteciparvi: è un ottimo modo per sbloccarmi e ripartire dando una sferzata di carica alla mente ed al fisico.

La settimana infame dal punto di vista meteorologico hanno fatto si che molti allenamenti sono andati a rilento. Ho corso solo una volta....sto correndo molto poco; ho pedalato 4 volte sempre sui rulli, nuotato altrettante volte e svolto due sedute di palestra.

Siamo ad oggi.
Alle 7 sono in piedi per fare colazione, la solita, senza grandi stravolgimenti.
Parto in macchina abbastanza presto, per trovare parcheggio e fare tutto con molta calma.
Il cielo minaccia pioggia; non fa molto freddo, ma le strade bagnate dall'acqua venuta giù nelle ore notturne non mette certo di buon umore tanto che deciderò di correre con una maglia a manica lunga sotto la classica canotta dell'AVIS ASCOLI MARATHON.
Ritirato chip e pettorale mi cambio velocemente per scaldarmi assieme ai compagni di squadra.
Roba di poco perché siamo già nella griglia di partenza pronti per il via.

Non parto nelle prime posizioni visto il mio precario stato di forma. Decido così di stare nel mezzo per poi andare in progressione.
Alla partenza però rimango imbottigliato e fatico un poco a superare.
Un km circa per prendere il mio ritmo, farmi spazio e gestire la mia gara.
Imposto un andatura che posso tenere senza troppo spasmo e fatica. I primi saliscendi però mi spezzano le gambe non pronte muscolarmente. Cerco di tenere bene il primo giro.
Il secondo però si fa sentire e calo di qualche secondo il ritmo senza mollare troppo la presa.
La stanche all'ultimo strappetto si fa sentire sempre più, ma so che manca un bastone andata-ritorno da fare prima di tagliare il traguardo; non forzo più di tanto per non rischiare nulla (mentalità sbagliata ma al momento anche quella è in fase di ripresa).
Taglio il traguardo stoppando il crono su 38'40" per 10250m da Garmin, con la media di 3'45"/km che ora come ora è oro colato e mi da carica per progredire ed impostare una buona stagione.

Soddisfatto come al solito, mi concedo una birra con i compagni di squadra prima di ripartire per casa, dove avrò il tempo di fare una doccia, mangiare qualcosa al volo e mettermi al lavoro prima di recarmi alla presentazione di inizio stagione di una squadra ciclistica juniores dove sono stato chiamato a relazionare su allenamento ed alimentazione nel ciclismo

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