atletica italiana



Atletica, oro a Caliandro nei 3000 metri
La Di Martino vince l'argento nel salto in alto

Antonietta Di Martino in azione

BIRMINGHAM - Grande avvio degli azzurri, con due medaglie, agli europei indoor di Birmingham. Il pugliese Cosimo Caliandro ha vinto a sorpresa la medaglia d'oro nei 3000 metri; poco prima, Antonietta Di Martino, da poco nell'elite dei 2 metri, aveva centrato la medaglia d'argento nel salto in alto femminile.

Caliandro, 25 anni, pugliese di Francavilla Fontana (Brindisi), si è imposto davanti al francese Bouabdellah Tahri e lo spagnolo Jesus Espana, due personaggi di primo piano a livello continentale. Devastante il finale dell'azzurro, un mille metri su ritmi indiavolati (2:26 lo split, 8:02.44 il crono finale), cui in pochi avrebbero potuto resistere anche al di fuori dei confini europei, caratteristica che mette l'azzurro in una luce diversa per il futuro, ovviamente nelle gare di campionato, spesso condotte su andature tattiche.

Prova perfetta, quella di Caliandro: a seguire il ritmo dei primi, nascosto, sfruttando il treno spagnolo, fino al momento decisivo, a quell'ultimo giro che ci ha riportato indietro nel tempo. L'ultimo a vincere un oro nel mezzofondo agli Europei indoor fu Gennaro Di Napoli, che si impose nell'edizione di Genova 1992. "Oggi ero un toro - l'urlo di Caliandro, ancora avvolto nel tricolore subito dopo la gara - non avrei perso da nessuno. No, scherzi a parte, non pensavo di vincere, ma certamente stavo bene, e ho avuto conferme positive fin dal primo metro, mi sentivo in condizioni perfette".

La Di Martino, nata a Cava dei Tirreni, era stata la prima donna italiana dopo Sara Simeoni a saltare 2 metri, a Banska Bistrica (Slovacchia), lo scorso 13 febbraio. Su una pedana giudicata pessima da tutte le concorrenti, La saltatrice campana ha comandato a lungo la gara, superando al primo tentativo tutte le altezze fino a 1,96. Poi la Hellebaut ha preso il volo fino a 2,01, 2,03, e infine 2,05, miglior misura al mondo nel 2007. La Veneva ha superato la stessa misura della Di Martino ma solo al secondo tentativo. Erano 23 anni, dall'argento olimpico di Sara Simeoni a Los Angeles 1984, che un'azzurra del salto in alto non saliva sul podio.

Quinto posto per Andrea Barberi nei 400 metri. La gara è stata vinta dall'irlandese David Gillick che, con il tempo di 45"52, Gillick ha preceduto il tedesco Bastian Swillims (argento in 45"62) ed il britannico Robert Tobin (bronzo in 46"15). Barberi ha chiuso in 46"47, buon tempo per una indoor.

Andrew Howe si è qualificato per la finale del salto in lungo maschile agli Europei indoor di atletica di Birmingham. L'atleta reatino è passato come ultimo ripescato, 7.81 metri il suo miglior salto, lontano dagli 8 metri stabiliti per la qualificazione diretta e toccati solamente dal greco Louis Tsatoumas (8.09) e dal francese Salim Sdiri (8.00).

Assunta Legnante si è qualificata per la finale del getto del peso femminile con il secondo miglior lancio assoluto, 18.20 metri: meglio della Legnante ha fatto solamente la russa Olga Ryabinkina con 18.21.

Il bergamasco Andrea Bettinelli, settimo nella qualificazione dell'alto con la misura di 2,27, accede alla finale di domani con una progressione scandita da un paio di errori (seconde prove valide a 2,18 e 2,27) ma anche da una notevole freddezza nei momenti difficili.

Maurizio Bobbato è approdato alla finale degli 800 metri maschili piazzandosi terzo nella prima semifinale fermando il cronometro a 1'49"06.



io invece oggi sono riuscito dopo tanto in bici...che belloooo

120km con gruppo...molta salita, molta fatica..ma candia è vicina e occorre recuperare un po di forma

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