Non è facile capire bene da dove partire, dalla descrizione dei fatti e degli avvenimenti.
Ci sono giorni in cui ti senti spento, vuoto dentro e non hai voglia di fare nulla, ti fermi a pensare e fare un bilancio di quello che è stato fatto fino ad ora.
L'ultimo posto raccontava della ripresa in corsa, dei primi km fatti dopo lo stop per l'infortunio.
Quell'infortunio che mi ha condizionato la vita negli ultimi due mesi. Si perché ormai sono quasi due mesi e non se ne viene a capo.
Domenica sera, dopo l'ennesimo rifiuto ad uscire e passare una serata con amici, ero allungato sul letto e la mente è andata a circa 10 anni fa, in quel periodo nasceva anche il blog.
Frequentavo il forum dei Verdena, eravamo una bella community appassionata dalla musica e uniti dai Verdena stessi.
Concerti e raduni, amicizie vicine e lontane...un poco come si è creato e si crea costantemente con il blog.
Mi è brillata in testa l'idea di provare a contattare tutti su Facebook e ritrovarci virtualmente come gli anni passati. Missione compiuta: ho scatenato un casino sulla mia bacheca, un flusso continuo di messaggi e di amici che si rincontrano.
Perché questo?
Per distogliere temporaneamente il problema e non pensarci.
Per un tratto tutto è stato placato, alla fine un infortunio è normale e passa. Così è stato...ma il problema rimane e mi limita nella vita di tutti i giorni.
Non ci sono lesioni, non ci sono problemi, rimane il fatto che a distanza di due mesi io non cammino.
La bomba è scoppiata lunedi sera.
Proprio lunedi sera ho avuto la conferma di quello che temevo e che sto da giorni cercando di evitare.
Lunedi però non potevo sottrarmi e sono dovuto andare a festeggiare il compleanno della moglie di mio fratello (si scrivo così perché all'età di 32 anni non mi ricordo mai se si definisce genera, nuora, suocera....non c'ho mai capito niente e credo che ormai rimarrò a questa grande lacuna).
Non è bello sentirti osservato; non è bello aver paura di alzarsi dalla sedia e cadere a terra; non è bello aver paura che un bambino involontariamente ti urti facendoti perdere l'equilibrio e facendoti sentire dolore; non è bello dover prendere la gamba con la mano per fare i primi passi; non è bello mettersi a letto le sera e sperare che il giorno dopo alzandoti il cammino sia tornato nella normalità; non è bello svegliarsi la mattina e rendersi conto che da 50 giorni non è cambiato nulla!!!
Di qui il bisogno di staccare e di chiudere.
Non so bene se sarà la chiusura del blog o solo una lunga pausa. Fatto sta che non ho più la voglia di comunicare e di raccontare, di stare in gruppo. Non mi sento più idoneo e partecipe.
E' bello seguire molti ancora su twitter e leggervi magari ancora qui.
Grazie Blogger, un giorno ci si rivedrà
Ci sono giorni in cui ti senti spento, vuoto dentro e non hai voglia di fare nulla, ti fermi a pensare e fare un bilancio di quello che è stato fatto fino ad ora.
L'ultimo posto raccontava della ripresa in corsa, dei primi km fatti dopo lo stop per l'infortunio.
Quell'infortunio che mi ha condizionato la vita negli ultimi due mesi. Si perché ormai sono quasi due mesi e non se ne viene a capo.
Domenica sera, dopo l'ennesimo rifiuto ad uscire e passare una serata con amici, ero allungato sul letto e la mente è andata a circa 10 anni fa, in quel periodo nasceva anche il blog.
Frequentavo il forum dei Verdena, eravamo una bella community appassionata dalla musica e uniti dai Verdena stessi.
Concerti e raduni, amicizie vicine e lontane...un poco come si è creato e si crea costantemente con il blog.
Mi è brillata in testa l'idea di provare a contattare tutti su Facebook e ritrovarci virtualmente come gli anni passati. Missione compiuta: ho scatenato un casino sulla mia bacheca, un flusso continuo di messaggi e di amici che si rincontrano.
Perché questo?
Per distogliere temporaneamente il problema e non pensarci.
Per un tratto tutto è stato placato, alla fine un infortunio è normale e passa. Così è stato...ma il problema rimane e mi limita nella vita di tutti i giorni.
Non ci sono lesioni, non ci sono problemi, rimane il fatto che a distanza di due mesi io non cammino.
La bomba è scoppiata lunedi sera.
Proprio lunedi sera ho avuto la conferma di quello che temevo e che sto da giorni cercando di evitare.
Lunedi però non potevo sottrarmi e sono dovuto andare a festeggiare il compleanno della moglie di mio fratello (si scrivo così perché all'età di 32 anni non mi ricordo mai se si definisce genera, nuora, suocera....non c'ho mai capito niente e credo che ormai rimarrò a questa grande lacuna).
Non è bello sentirti osservato; non è bello aver paura di alzarsi dalla sedia e cadere a terra; non è bello aver paura che un bambino involontariamente ti urti facendoti perdere l'equilibrio e facendoti sentire dolore; non è bello dover prendere la gamba con la mano per fare i primi passi; non è bello mettersi a letto le sera e sperare che il giorno dopo alzandoti il cammino sia tornato nella normalità; non è bello svegliarsi la mattina e rendersi conto che da 50 giorni non è cambiato nulla!!!
Di qui il bisogno di staccare e di chiudere.
Non so bene se sarà la chiusura del blog o solo una lunga pausa. Fatto sta che non ho più la voglia di comunicare e di raccontare, di stare in gruppo. Non mi sento più idoneo e partecipe.
E' bello seguire molti ancora su twitter e leggervi magari ancora qui.
Grazie Blogger, un giorno ci si rivedrà
Commenti
ti auguro di risolvere e tornare al più presto, intanto buona pausa!
Daje Alè, ti aspettiamo, sia in zona cambio, sia sul blog!
Ora il tuo allenamento è quello di recuperare il prima possibile poi il retso verrà da se! Ci vuole pazianza.
Alè è solo un anno del cazzo, passerà anche questo, prima di quanto immagini ;)
Daje coach!
cerca di goderti la pausa forzata, tanto prima o poi ricominci!
daje ROCCIA
se ti tiri indietro è èerchè lo stai sentendo necessario
quando passerà, non potrai fare a meno di ritornare a far fatica
dunque fiducia in ciò che senti, che è la guida per uscire dal vicolo
una delle nostre potenzialità è l'adattamento, tienilo sempre in considerazione
un saluto di conforto
ciao